Armando Orlando – Le Terre Di Temesa

 

Nel momento in cui fioriscono studi sulla “civiltà delle donne” e compaiono collane editoriali dedicate alla mitologia e alle antichità classiche, Orlando parte da un precedente lavoro storiografico e mette a confronto i miti locali di Cleta e Polites con le emergenze archeologiche e i dati storici di un territorio che si affaccia sul litorale tirrenico della Calabria e che conserva intatti i segni della presenza della città di Temesa citata da Omero nell’Odissea.
Polites
Polites è compagno di Ulisse e, approdato a Temesa insieme ad Ulisse, commette l’ardita azione di usare violenza contro una vergine del luogo. Questo gesto non viene perdonato dalla popolazione locale che lo punisce ferocemente togliendogli la vita. Ulisse indignato riparte per la sua Itaca. La vendetta di Polites però diventa un tremendo maleficio per la città nei tempi a seguire, imponendo ai Temesini terribili sacrifici, fino all’intervento di Euthimos, famoso pugile di Locri e vincitore di tre olimpiadi che, innamoratosi di una fanciulla destinata al sacrificio, libera finalmente la città dalla vendetta di Polites.
Cleta
La leggenda narra di Pentesilea, figlia di Otrera e di Ares, regina delle Amazzoni, la quale, durante una battuta di caccia, uccide per errore con una freccia la sorella Ippolita, e per sfuggire alle Erinni, che perseguitano i responsabili di delitti contro i consanguinei, trova scampo a Troia.
Purificata da Priamo, Pentesilea si distingue in battaglia sopprimendo molti Greci e respinge più volte Achille dalle mura della città assediata; ma alla fine l’eroe greco la uccide con una lancia.
È allora che Achille s’innamora del corpo della regina ormai senza vita, e chiede ai Greci di dare ad esso degna sepoltura. Ma Tersite, il più brutto della spedizione greca, sfigura Pentesilea e Achille, colpito da ira, con un pugno uccide il compagno. Diomede, cugino di Tersite, getta il corpo di Pentesilea nello Scamandro.
Nel frattempo l’amazzone Cleta, nutrice di Pentesilea, saputo che la sua regina era fuggita a Troia dopo la morte di Ippolita, si mette in mare per raggiungerla, ma durante la navigazione è spinta da venti contrari sulle coste della Calabria, dove fonda una città a cui impone il suo nome e sulla quale inizia a dominare…
I materiali trovati nelle terre di Temesa, ma tanti sono ancora da ridare alla luce, raccontano della civiltà che vi ha vissuto, come fanno anche le tradizioni letterarie e gli scritti antichi. 

Mappa (da un lavoro dell’Architetto Michele Bernardo)

Sapevate che
Il pendente circolare in lamina d’oro – ritrovato nella tomba 14 della necropoli di Chiane, territorio di Serra d’Aiello (Calabria, Italy) – è il più antico gioiello in oro della Calabria. Esso risulta essere di un tipo noto sia nella necropoli di Veio che in quella di Tarquinia oltre che a Cuma (La Rocca 2009).
Ricordata per la prima volta nel primo libro dell’Odissea di Omero, la città di Temesa si sviluppa con insediamenti prima indigeni, e poi greci, brettii e romani, estendendosi – nel corso dei secoli – nel comprensorio tra i fiumi Oliva e Savuto.
Le Terre di Temesa – Il libro offre una lettura originale delle origini e dello sviluppo di Aiello Calabro, Serra d’Aiello, Cleto, Savuto e Campora San Giovanni, luoghi di arrivi e di partenze, con le valli dei fiumi Oliva e Savuto che diventano terreno d’incontro di uomini, idee, relazioni e mercanzie, e che – attraverso gli altipiani della Sila – mettono in collegamento il Tirreno e lo Ionio tramite altre due vie d’acqua: il Neto che sfocia tra Punta Alice e Capo Colonna e il Crati che risale la regione fino alla Piana di Sibari. 

(In copertina, un bronzetto italico conservato presso il Museo di Temesa di Serra d’Aiello)

 

Le Terre Di Temesa – Una ricerca che si dipana fino ai nostri giorni e che pone interrogativi sul ruolo che le donne hanno svolto sulle terre di Temesa, nell’epoca in cui la divinità principale era femmina e ovunque nascevano società matriarcali.

 

Nuova iniziativa editoriale della Collana I LIBRI DEL MEDITERRANEO.

Da oggi presso:

  • ALPHABET Edicola di Via Mercato, 7 – CAMPORA S. GIOVANNI
  • Libreria IL CAFFE’ di Delizia Raffaella sas, Via Mazzini 54/56 – AMANTEA (Cs)

«L’attività di ricerca di Armando Orlando è concentrata da sempre sugli aspetti economici, sociali e antropologici della storia del Mezzogiorno, con particolare attenzione alla Calabria. I suoi saggi vertono su tematiche territoriali e sulle connessioni storico evolutive con il quadro nazionale ed europeo. Curatore di collane librarie, collabora con riviste e giornali in Italia e all’estero. Tra i suoi lavori monografici: “San Mango d’Aquino. Storia folklore tradizioni poesia” (con Antonio Sposato, 1977), “Storia di una terra del Sud” (1984), “Castiglione e Falerna. Storia di una comunità del Tirreno” (con Giovanni Nicastri, 1986), “La Calabria intorno al Mille” (1995), “La Calabria del Settecento” (con Armido Cario, 2007), “Cleto Savuto San Mango d’Aquino” (2013), “Le terre di Temesa. La città italica di Omero tra il mito e la storia” (2017), “Lo sguardo di Clio” (2018), “Ombre a Mezzogiorno – diversità e responsabilità” (2022)».

Per maggiori informazioni su Armando Orlando rimandiamo alla sua pagina generale

[DISPLAY_ULTIMATE_PLUS]