Armando Orlando – Il tempo del cielo

«Intitolato “Il tempo del cielo” (Ferrari Editore) – si legge in una nota editoriale – è un profondo lavoro di ricerca e studio, in cui si traccia una mappa per un viaggio di scoperta sulla storia della Calabria. 190 pagine che vedono una rassegna dettagliata di eventi. Un agile ma anche attento e rigoroso strumento di studio che, attraverso un confronto con i più importanti esponenti del Meridionalismo contemporaneo, risponde alla richiesta di conoscere e approfondire la storia di una terra che, per la sua posizione strategica tra Mar Tirreno e Mar Ionio, ha conosciuto una continua circolazione di popoli, in frequente variazione di equilibri e disequilibri sociali, economici e politici. Un quadro storico mutevole ripercorso dall’autore nella sua transizione su scala europea e globale, con ricchezza di riferimenti e approcci, dalla protostoria ai giorni nostri. Il volume interessante da leggere ma anche piacevole da guardare, fa parte di un progetto curato dall’Associazione Valle del Savuto».

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Ombre a Mezzogiorno, libro di Armando Orlando

Ombre a Mezzogiorno – “Il pensiero guida di questo lavoro è, dunque, la diversità della Calabria. Con tutti i quesiti che suscita l’argomento. È un fatto sistemico, nel senso che esso è conforme ad un ordine immutabile delle cose e che quindi non permette alcuna modificazione nei suoi elementi? È un fatto irreversibile, che non può essere invertito rispetto al suo sviluppo e che quindi si manifesta in un solo senso? Oppure un insieme di più fattori, da individuare tra cause naturali ed opera umana? E in quale misura ha giocato la composizione di quell’insieme? E su tutto aleggia la domanda principe: «Generalmente – rispetto agli altri elementi che hanno determinato la diversità, e cioè fatti storici ed eventi estremi e disastrosi – il cittadino calabrese ha avuto un atteggiamento passivo?». Di sicuro mi sento di dire che questa diversità è diventata per la Calabria un fatto secolare, e se nel corso della lettura troverete concetti e riflessioni che si ripetono, sappiate che questa ripetizione è voluta. Essa ha lo scopo di mettere in evidenza una pluralità di opinioni espresse da autori che con la loro autorevolezza ci aiutano a comprendere gli avvenimenti…” (Dalla premessa dell’autore Armando Orlando)

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Sonny Vaccaro di Falerna, protagonista del film “Air”

Chi è Sonny Vaccaro, il protagonista del film ”Air” impersonato da Matt Damon nel recente film di Ben Affleck?

Il film racconta la storia del marchio “Air” della Nike che entra nel basket attraverso le scarpe di di Michael Jordan e di come i vari protagonisti abbiano fatto parte della vicenda che ha rappresentato un successo planetario per la Nike.

E’ una storia vera ed è la storia di Sonny Vaccaro di genitori italiani provenienti da Falerna, il nostro piccolo grande paese calabrese in provincia di Catanzaro.

Diretto da Ben Affleck, i ruoli del film vedono Affleck stesso nei panni del cofondatore della Nike Phil Knight e Matt Damon nei panni di Sonny Vaccaro il quale da origine alla storia ingaggiando il campione Michael Jordan che al tempo non era ancora conosciuto.

Un’importante ruolo è svolto anche dalla madre di Jordan, senza il cui consenso all’adesione di Michael alla Nike non ci sarebbe stato “Air” e chissà se il successo di Michaele sarebbe stato lo stesso.

Il film narra quindi di una storia commovente con un campione agli albori, una madre che conta nel talento del figlio, un manager sportivo che vede il futuro di quel campione ed ha una visione dei possibile successo commerciale di un marchio, un uomo di business che accetta una sfida e ripone fiducia in chi gli mostra entusiasmo e conoscenza di un settore sportivo che fino ad allora non era stato presidiato da Nike.

Sonny Vaccaro (nato come John Paul Vincent e successivamente chiamato Sonny) è nato il 23 settembre 1939 in Pennsylvania, ma è di genitori italiani provenienti da Falerna. A noi quindi questa storia è particolarmente cara e commuovente, perchè è l’ennesima storia di emigrazione di successo positivo.

Ci piacerebbe che Sonny visitasse Falerna dove avrebbe una degna accoglienza così come è stato per altri personaggi di successo con origini falernesi.

Sonny, we ‘re waiting for you!!

I Briganti del Mancuso

E’ di recente costituzione, in Falerna, l’associazione I Briganti del Mancuso  il cui nome  ricorda la forte reazione dei calabresi al tentativo di essere soggiogati, impoveriti e sfruttati nel periodo antecedente la costituzione dell’Unità d’Italia. Un tempo si diceva briganti, illegali, delinquenti e tanti altri aggettivi negativi. La storia recentemente rivista e maggiormente approfondita, con dati e documenti a supporto, ci ha raccontato invece di chi lottava per la propria libertà, per quella dei propri cari, per le proprie terre e per evitare quello che poi avvenne in termini di migrazione e disperazione di un intero Sud.

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Falerna – Associazione volontari Fiume Griffo

Recita così il progetto di riqualificazione area fiume soprano e restauro del vecchio mulino ad acqua:

“Nel nostro dialetto ogni corso d’acqua ha un nome particolare: Passivillani, Cartolano, Valeo, Grima. Questo corso d’acqua è chiamato semplicemente Jume, perché a differenza degli altri è un vero fiume: scorre tutto l’anno, è un vero fiume, scorre tutto l’anno anche quando gli altri sono asciutti”

L’associazione dei volontari “Fiume Griffo” ha organizzato uno straordinario evento per l’inaugurazione dell’area, precedentemente ripulita e  arricchita da loro stessi di nuovi spazi con tavolini e servizi (barbecue, fontane) e nuovi percorsi per risalire il fiume. Il loro lavoro animato da passione e dedizione rappresenta uno straordinario esempio di partecipazione civile allo sviluppo di un territorio. E’ per questo motivo che riteniamo importante evidenziare questo avvenimento, oltre alla buona notizia sull’intenzione nel realizzare la riqualificazione da parte dell’Amministrazione Pubblica

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Curinga – Le Terme Romane di Acconia

Nella territorio di Acconia, piccolo paese nel comune di Curinga, provincia di Catanzaro, si trova questo bellissimo sito archeologico antico che risale all’epoca romana.

Grazie al rinvenimento di una moneta di bronzo Diocleziana si è potuto stabilire il periodo esatto di appartenenza del sito, che, pur essendo stato costruito tra il I ed il II secolo d.C. ha vissuto periodi di importanti fino a al III-IV secolo d.C

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Nocera – I Vattienti

Nocera Terinese, durante la Settimana Santa, diventa teatro di una singolare tradizione: il rito dei Vattienti. Un rito di origine pagana che in qualche modo ricorda la passione di Cristo.

Uomini, vestiti con un abito tradizionale, scalzi e con la gambe scoperte (i “Vattienti”), ognuno accompagnato da giovane ragazzo che porta una croce (“Acciomu” probabilmente derivante dal termine Ecce Homo) e abbigliato con un panno rosso attorno alla vita e con il petto scoperto, percorrono le vie del paese fermandosi di tanto in tanto per percuotersi la gambe con un oggetto di sughero nel quale sono stati conficcati dei piccoli pezzi di vetro.

La penitenza può sembrare forte, incontrollata e pericolosa, ma ricordiamo che le gambe del Vattiente sono state precedentemente anestetizzate con un liquido ottenuto da una mistura di aceto e rosmarino, anche se la sensazione che si percepisce è proprio quella di una flagellazione che per certi versi ricorda quella di Cristo.

Il paese si tinge di una atmosfera di grande spiritualità grazie anche all’intonarsi di canti religiosi da parte di tante donne nelle varie chiese del paese.

Roberto Vescio

La prima Cardata (articolo di Adriano Macchione)